Punto secondo: Cose pericolose da raggiungere
Gli obiettivi che ci prefiggiamo sono senza dubbio molto impegnativi ed ambiziosi, ma siamo pronti ad accogliere le nuove sfide che ci vengono lanciate dai clienti e a superare le loro aspettative e in prima battuta le nostre. Questo viene portato avanti attraverso un’attenta analisi di mercato e uno studio approfondito delle ricerche Istat per capire quali sono i desideri e i bisogni della popolazione e i meccanismi che li generano.
Grazie a mirate azioni di benchmarking, che ci portano ad un confronto sistematico con le migliori aziende del settore, riusciamo a progettare e presentare ai clienti prodotti innovativi e sempre all’avanguardia. In questo modo le forme e i materiali degli impianti pubblicitari della dinamica outdoor si evolvono, adattandosi all’ambiente e ai nuovi mezzi di trasporto pubblico, facendosi sempre più performanti e funzionali allo spazio e ai contesti in cui sono inseriti.
Ci superiamo sempre un po’ di più per vincere la sfida con noi stessi.
Punto terzo: Trovarsi l’un l’altro e sentirsi
I vettori impiegati dalla pubblicità dinamica circolano ogni giorno intorno a noi, essendo prevalentemente mezzi di trasporto pubblico – autobus, tram, metropolitana, ecc..- e sono utilizzati dalla maggior parte della popolazione attiva durante gli spostamenti di lavoro, studio o svago.
Si può affermare quindi che la pubblicità vive in mezzo a noi, che la respiriamo tutti i giorni, ed, esattamente come le persone che ci circondano, può comunicarci sentimenti positivi, negativi o totale indifferenza.
Per questo motivo cerchiamo di progettare insieme ai clienti campagne pubblicitarie che abbiano un forte impatto emozionale. Per farlo devono avere un cuore.
Questo è possibile solo aprendosi al mondo e percependo chi o che cosa ci sta intorno in maniera empatica, ma sempre critica.
L’uomo ha una duplice natura in sé che lo spinge da un lato a ricercare e costruire meticolosamente le proprie certezze e dall’altro, sempre assetato di nuove conoscenze, a viaggiare verso l’ignoto.
Lo spettatore/consumatore quindi viene catturato sia dalle immagini che riescono a farlo immedesimare e, per questo, commuovere, sia da quelle che esercitano il fascino di ciò che è lontano da lui, esotico e misterioso, e che possono portarlo ad immaginare nuove esperienze ed orizzonti.
Un esperto comunicatore è chi sa, come un bravo alchimista, miscelare con maestria la giusta dose di audacia e tradizione, seduzione e chiarezza.
Comunicare vuol dire prima di tutto mettersi in ascolto dell’altro, trovarlo, sentirlo e camminare con lui.
Simona Sergio
Resp. Ufficio commerciale MCS